Gravidanza e salute orale
La gravidanza comporta molti cambiamenti fisiologici complessi nell’organismo della donna che possono incidere negativamente sulla sua salute orale. Le modificazioni della dieta e dell’igiene orale, la nausea mattutina, il reflusso esofageo possono provocare la demineralizzazione dei tessuti dentali con erosioni dello smalto e aumento del rischio di carie se non vengono pianificati opportuni interventi preventivi. A causa delle modificazioni ormonali, vascolari e immunologiche associate alla gravidanza, i tessuti gengivali spesso manifestano una risposta infiammatoria esagerata nei confronti dei batteri: durante la gravidanza è frequente l’insorgenza di gengivite e parodontite.
Secondo alcuni studi circa un quarto delle donne in età riproduttiva è affetta da carie dentale. La presenza di carie dentali attive e di flora batterica orale cariogena nella madre aumenta il rischio di insorgenza di carie dentale nel bambino. La carie dentale è un problema comune nell’infanzia, in particolare nei bambini in età prescolare ( cinque volte più diffuso dell’asma). Anche se la carie dentale è una malattia prevenibile, in Italia quasi il 20 per cento dei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni di età ha esperienza della malattia.
“La prevenzione è terapia”
La salute orale della mamma è importantissima. La salute del bambino inizia dalla gravidanza. Fare prevenzione e partire da una condizione di salute è il modo migliore di prendersi cura di sé e del nascituro. Siamo ancora troppo attenti agli aspetti terapeutici e troppo poco a quelli preventivi.
COSA FARE QUINDI?
Se si pensa di intraprendere una gravidanza, è consigliabile fare un controllo con il proprio odontoiatra di riferimento per accertarsi della salute della bocca. Se invece si è già in gravidanza, è ugualmente possibile sottoporsi ad una visita e strutturare insieme al professionista un calendario di controlli.
La prevenzione e il trattamento delle gengiviti, delle parodontiti e delle carie dentali prima, durante e dopo la gravidanza possono migliorare la salute orale della madre e del bambino.Ritardare il trattamento di infiammazioni o problematiche orali può essere causa di diffusione sistemica di batteri patogeni o di progressione dell’infezione con possibile influenza fortemente negativa sul buon andamento della gravidanza.
Il periodo più sicuro per eseguire le procedure terapeutiche e di prevenzione durante la gravidanza è all’inizio del secondo trimestre, dalla 14a alla 20a settimane di gestazione, poichè il rischio di interruzione della gravidanza è inferiore rispetto a quella del primo trimestre e l’organogenesi (la formazione degli organi del bambino) è completata.
QUALI SONO I PROBLEMI CORRELATI ALLA SALUTE DELLA BOCCA?
La presenza di infiammazioni dei tessuti di supporto del dente (gengivite e parodontite) è associata a parto pretermine (prima della 37° settimana) e basso peso alla nascita (meno di 2 kg e mezzo). Inoltre può esserci un rischio maggiore di arresto della crescita e di sviluppo di patologie come diabete, malattie cardiovascolari e pre-eclampsia (grave condizione di ipertensione della donna).
SUGGERIMENTI IN GRAVIDANZA
Ecco alcuni suggerimenti per prevenire l’insorgenza di problemi legati alla salute orale: – eseguire almeno una visita di controllo con il proprio odontoiatra – eseguire almeno una seduta di igiene orale professionale (detartrasi) – scegliere insieme al proprio igienista dentale presidi e tecniche di igiene domiciliare personalizzati
COME PRENDERSI CURA DELLA BOCCA DEL BAMBINO
Durante la vita embrionale e fetale il cavo orale è sterile.La madre trasmette i primi batteri al neonato tramite baci ed effusioni: ecco perchè è molto importante avere la massima cura del proprio cavo orale ed è consigliabile evitare comportamenti che coinvolgono scambio di saliva: come ad esempio la condivisione del cucchiaio della pappa o del succhiotto, la pulizia del succhiotto con la propria saliva o lo scambio di saliva durante i giochi.
L’obiettivo primario delle cure orali in età perinatale, per quanto riguarda la trasmissione della carie, è ridurre il numero di batteri cariogeni nella bocca della madre in modo che la colonizzazione da parte di batteri cariogeni del neonato possa essere ritardata il più possibile.
E’ molto importante detergere il cavo orale del bambino fin dalle prime poppate con garza sterile imbevuta in soluzione fisiologica o con guantino apposito o con ditale in silicone sterilizzabile.Sterilizzare regolarmente ciucci e biberon.Con la comparsa dei dentini il genitore può iniziare ad usare lo spazzolino. A partire dai 6 mesi il Ministero della Salute raccomanda l’uso di dentifricio al fluoro (1000 ppm di fluoro) due volte al giorno.
ALLATTAMENTO, CIUCCIO E BIBERON
L’OMS raccomanda l’allattamento al seno: il beneficio nn è solo nutrizionale, ma protegge il bimbo dalle infezioni, regola e migliora gli scambi fisiologici di entrambi e favorisce lo sviluppo armonico dei mascellari.La suzione è un istinto naturale: permette al bimbo di nutrirsi!
L’utilizzo del ciuccio facilita la respirazione perché la lingua si posiziona nella parte anteriore della bocca e NON scivola indietro, inoltre l’uso durante il sonno riduce il rischio della Sindrome della Morte in culla. Attenzione però: continuare ad usare il ciuccio oltre i 3 anni può portare all’insorgenza di malocclusioni (posizione scorretta dei denti e/o delle ossa).
Il ciuccio o il biberon, se proposti con miele o bevande zuccherine, possono causare la “carie da biberon” .
L‘OMS raccomanda di non somministrare zuccheri sotto ai 2 anni di età.
Il miele, inoltre, può contenere spore di Clostridium botulinum, l’agente causale del botulismo. Lo stomaco e l’intestino dei bambini non contengono acidi in misura sufficiente a distruggere le spore di Clostridium botulinum, pertanto si sconsiglia l’uso del miele nei bambini al di sotto dell’anno di età.
LINK UTILIPer visionare le Linee Guida del Ministero della Salute clicca qui!
Lascia un commento